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Giustizia, Parodi (ANM): "Nervosismo sulla riforma? Non da noi ma nel governo. Referendum? Partita aperta, sorprese nelle urne"

Giustizia, Parodi (ANM): "Nervosismo sulla riforma? Non da noi ma nel governo. Referendum? Partita aperta, sorprese nelle urne"

"Francamente non vedo nessuna novità uscita ieri. Il governo fin dall'inizio ha spiegato di aver preso un impegno con i propri elettori sulla riforma costituzionale e non ha mai pensato di modificare il testo". Con queste parole il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati (ANM), Cesare Parodi, intervistato da Affaritaliani.it, commenta le parole di ieri del il viceministro della Giustizia Francesco Paolo Sisto, al Forum in Masseria, secondo il quale ci sarebbe un 'nervosismo e un momento di difficoltà soprattutto in certa magistratura, nel comprendere che c'è un Parlamento che finalmente scrive le leggi, anche le riforme costituzionali, senza chiedere permesso né all'ANM né al Consiglio Superiore. Il presidente dell'ANM sottolinea: "Un vero dibattito sulla riforma costituzionale in Parlamento di fatto non c'è stato sia per la tempistica sia per i contenuti. E questo dice tutto sulla volontà del governo. Stiamo parlando di una riforma costituzionale che tocca il cuore giuridico delle istituzioni avvenuto senza un reale confronto, non dico con l'ANM, ma con i partiti di opposizione. Ne prendiamo atto".

"E se c'è del nervosismo - aggiunge Parodi - riguarda le forze politiche di governo. Noi abbiamo le nostre idee che esponiamo ed esporremo nell'ambito democratico con le modalità più efficaci. Ovviamente le modalità formali con le quali la riforma è stata impostata sono in linea con l’art 138 della Costituzione, ma la stessa va a toccare dei valori fondamentali per i cittadini e quindi saranno proprio i cittadini a dare il giudizio finale. Noi siamo impegnati in manifestazioni sia social che pubbliche e non abbiamo assolutamente alcun nervosismo, difendiamo dei principi nei quali crediamo. Probabilmente il nervosismo c'è tra chi pensava che la riforma sarebbe andata avanti in modo lineare con un ampio consenso degli italiani e invece si sta accorgendo che la partita è aperta. Il dibattito pubblico continuerà nei prossimi mesi fino al referendum istituzionale, che come dice il viceministro Sisto potrebbe tenersi nella primavera del 2026. Ritengo che nelle urne potrebbero esserci sorprese. E, ribadisco, da parte nostra nessun nervosismo che c'è forse in altri ed è ragionevole. Noi accetteremo chiaramente il responso dei cittadini e non abbiamo mai pensato di sostituirci al governo o al Parlamento. Ma come cittadini, prima ancora che come magistrati - sottolinea il presidente dell'ANM - difendiamo le nostre opinioni nelle sedi competenti".

Quanto all'ipotesi di un altro sciopero dei magistrati contro la riforma e prima del referendum istituzionale, Parodi è chiari: "In questo momento non ne abbiamo parlato e l'ipotesi concretamente non è sul tavolo. Ovviamente poi sarà la giunta dell'ANM a decidere. Per sapere ciò che accadrà da oggi a marzo-aprile dell'anno prossimo ci vorrebbe la sfera di cristallo. Dipenderà molto anche dai toni della campagna referendaria e se cambierà qualcosa nei rapporti e nelle manifestazioni di pensiero. Lo sciopero l'abbiamo fatto e personalmente credo che sia giusto comunicare le nostre posizioni ai cittadini con altri strumenti come stiamo facendo. In definitiva, al momento non è stata presa in considerazione l’ipotesi di un ulteriore sciopero", conclude il presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati.

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